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   Sezione Primavera

 
TI PRESENTO
LA SEZIONE PRIMAVERA
A sperimentazione Montessori

LA SEZIONE PRIMAVERA
Progetto pedagogico
Questo documento esplicita l’identità e la fisionomia pedagogica del servizio, declinandone gli orientamenti e gli intenti educativi di fondo, dichiarandone le coordinate di indirizzo metodologico.
Tale servizio ha avuto origine dalla volontà di rispondere alle esigenze educative ed organizzative delle famiglie del territorio e ha assunto una propria rilevanza e peculiarità, impostando un percorso educativo e didattico della primissima infanzia.
FINALITA’
La sezione primavera è un servizio educativo e sociale che ha finalità di formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali.
Il progetto pedagogico è pensato ad hoc per questa fascia d’età e si può riassumere nel concetto di apprendimento attraverso un ambiente di cura educativa, quindi con una forte attenzione al tema dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento delle prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione.
Al centro del progetto educativo vi è l’idea di un bambino protagonista nelle relazioni con gli altri e con le cose, dove sono poste in primo piano le esigenze affettive e di relazione e il suo desiderio di scoperta e conoscenza.
L’INSERIMENTO
Il momento dell’inserimento è un aspetto particolarmente curato in quanto per molti costituisce il primo momento di effettivo distacco da un ambiente familiare ad un altro sconosciuto e pieno di incognite: persone e ambienti nuovi e diversi ritmi e abitudini.
Le modalità di inserimento rispondono a criteri di gradualità e rassicurazione e sono finalizzate a:
 Fondare la fiducia dei genitori
 Far accettare al bambino le nuove figure di riferimento
 Fornire la conoscenza dell’ambiente e la curiosità per materiali e giochi
 Favorire la conoscenza e l’accettazione degli altri bambini
 Promuovere l’accettazione graduale di alcune regole di convivenza
L’organizzazione concreta degli inserimenti prevede diversi momenti:
 Assemblea di inizio anno scolastico nella quale si presenta l’organizzazione, il personale e si danno alcune linee guida
 Un colloquio individuale con l’educatrice per il passaggio di informazioni riguardanti il bambino
 Orario di permanenza a scuola ridotto e personalizzato durante i primi tempi che permetta il consolidamento di ogni conquista prima di passare alle seguenti.
I TEMPI
La giornata dei bambini, pur tenendo conto dei bisogni personali di accudimento e di soddisfazione che caratterizzano ognuno di loro, è organizzata e strutturata sulla base di uno schema fatto di routine ricorrente e rassicurante che favorisce l’acquisizione di sicurezza, autonomia e fiducia.
Più i bambini sono piccoli più si sentono rassicurati dal fatto che alcune attività ricompaiano nell’arco della giornata (o della settimana) con modalità che possono prevedere e controllare.
In questi tempi trova spazio la cura della relazione individualizzata adulto/bambino dove quest’ultimo percepisce l’importanza del suo star bene.
Ecco una giornata tipo alla sezione primavera:
 7.30/8.30 pre-scuola (su richiesta)
 8.30/ 9.00 accoglienza- ingresso
 9.00/9.45 gioco libero
 9.45 spuntino di frutta
 9.45/10.15 cura e igiene
 10.15/11.00 attività libera o strutturata
 11015/ 11.30 cambio e preparazione per il pranzo
 11.30 / 12.15 pranzo
 12.15/ 12.45 cura e igiene –momento di rilassamento
 12.45/ 15.00 riposo
 15.00/15.30 risveglio e cambio
 15.30/ 15. 45 aspettiamo mamma e papà- uscita
 15.45/17.30 post- scuola (su richiesta)

La sezione è aperta tutti i giorni, escluso i festivi ed il sabato, da settembre a giugno e segue il calendario scolastico della scuola dell’infanzia.
Il calendario annuale del servizio viene comunicato al momento dell’iscrizione definitiva: comprende i tempi di chiusura della scuola per le festività di rilevanza nazionale e la chiusura deliberate dal consiglio di amministrazione.
RELAZIONI
Primo impegno dell’educatrice è la consapevolezza di ciascun bambino nella sua personale identità, attraverso l’osservazione delle caratteristiche e alle esigenze di ciascuno.
Nella relazione adulto-bambino sono ritenuti validi i principi metodologici di base della scuola dell’infanzia e della sezione primavera:
 Osservazione come strumento metodologico e l’ascolto come atteggiamento educativo dell’educatrice
 La valorizzazione delle differenze individuali e la flessibilità dell’azione educativa
 La predisposizione di un contesto educativo dove tutto sia strutturato in coerenza con il progetto educativo
 La documentazione delle esperienze per restituire alle famiglie parte della preziosa esperienza che i bambini fanno
 La valorizzazione del gioco che per i bambini rappresenta la modalità principale con cui esprimersi, conoscere il mondo, entrare in relazione con lo spazio, con le cose, con le persone.
PROPOSTE EDUCATIVE
Finalità della sezione primavera è valorizzare lo sviluppo psico fisico del bambino dando risposta ai suoi innati bisogni di socializzare, crescere, apprendere, provare, scoprire in un contesto ricco di opportunità.
Molteplici sono le opportunità di gioco: manipolare, costruire, travasare, correre, strisciare, ecc. utilizzando materiali specifici e in un approccio sia individuale che di gruppo.
Le varie proposte didattiche sono studiate in funzione dell’osservazione del gruppo dei bambini e delle loro necessità, si sviluppano in corso d’anno scolastico e sono studiate per rispondere ai seguenti obiettivi generali:
 Creare situazioni stimolanti e piacevoli nelle quali il bambino possa esprimere e accrescere le sue potenzialità
 Aiutarlo ad esprimere e a prendere sempre più coscienza dei propri stati affettivi ed emotivi, vivendoli in modo costruttivo
 Favorire un incontro sereno con gli altri: adulti e bambini
 Favorire l’acquisizione di regole che caratterizzano il vivere insieme
 Sviluppare l’autonomia intesa non solo a livello pratico ma anche come conquista personale, a livello emotivo.
Nel settembre 2017 è stata attivata una sperimentazione educativo-didattica del Metodo Montessori che si fonda su un basilare presupposto, il massimo rispetto e fiducia nell’interesse del bambino e nel suo spontaneo impulso ad agire e conoscere; il bambino è il protagonista della propria educazione.
I connotati essenziali del metodo sono:
 ambiente predisposto a misura di bambino e con materiali specifici, scientifici e di sviluppo. Luogo di scoperta ricco di stimoli, dove il bambino ha riscontri soddisfacenti; un luogo d’amore dove la collaborazione tra adulto e bambino, con l’assenza di giudizi e l’errore visto come mezzo di crescita, permette confronti costruttivi per entrambe le parti.
 L’attività spontanea è il vero interesse la chiave psicologica dell’educazione che spinge ad una spontanea attività, dove lo sforzo nel lavoro è ciò che si realizza usando attivamente le proprie energie.
I caratteri del lavoro spontaneo ed auto-educativo sono perciò l’interesse per l’attività e lo sforzo nel compierla.
 Le attività di vita pratica sono il modo più immediato per permettere al bambino di muoversi.
Intorno all’età di 12 mesi (indicativo) nel bambino appare improvvisamente un impulso vitale che lo spinge a riprodurre i gesti dell’adulto; vuole imitare l’adulto e diventare come lui.
Il compito dell’adulto è accettare questa energia ed assecondare la sua volontà, offrendogli la possibilità di lavorare al suo fianco e dandogli l’opportunità di fare da solo.
Preparando delle brevi e semplici attività quotidiane daremo al bambino l’occasione di esercitarsi e di sbagliare seguendo i suoi ritmi senza forzature.
Attraverso la vita pratica il bambino realizza un lavoro insieme mentale, emotivo e fisico, impara ad essere indipendente, a concentrarsi, a controllare i muscoli, ed analizzare la sequenza logica di un’attività.
 attivita’ sensoriali
“I sensi sono gli organi di “prensione” delle immagini
del mondo esterno, necessari all’intelligenza”.
“La scoperta del bambino”,M.M
Maria Montessori descrive il bambino piccolo come un esploratore sensoriale.
Egli scopre e prende coscienza del mondo che lo circonda attraverso tutti i sensi; il compito dell’adulto è incoraggiare il bambino a stimolare i propri sensi.
L’adulto offre lui del materiale, il materiale sensoriale di sviluppo che sarà occasione di lavoro autonomo, di concentrazione e sviluppo.
Il materiale sensoriale di sviluppo è materiale scientificamente strutturato ed è costituito da un sistema di oggetti raggruppati secondo una determinata qualità fisica dei corpi: il colore, la forma, la dimensione, il suono, la ruvidezza …
Tali oggetti sono ordinati in gradazione e la differenza tra oggetto e oggetto varia regolarmente.
Non sono “strumenti didattici” ma dei materiali che aiutano la mente infantile a mettere a fuoco le diverse qualità e, attraverso una manipolazione attiva, a trasformarle in altrettanti concetti.
Dall’esercizio sensoriale, come punto di partenza, si arriva poi all’intelligenza ed al linguaggio.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE
Particolare rilevanza viene data al rapporto di collaborazione con le famiglie che viene coltivato attraverso vari momenti:
 Conoscenza della scuola nelle giornate di open-day, momento che permette ai genitori di conoscere la struttura scolastica e ricevere ogni tipo di informazione
 Partecipazione attiva dei genitori durante l’inserimento del bambino colloquio conoscitivo tra genitori ed educatrice
 Colloqui individuali in corso d’anno scolastico tra genitori ed educatrice
 Assemblea di inizio anno
 Assemblea di presentazione della progettazione educativa e didattica
 Consiglio di intersezione
 Ritenendo inoltre che la scuola possa essere un’importante opportunità di informazione e scambio di esperienze per le famiglie, vengono organizzati degli incontri con esperti su tematiche educative rivolte ai genitori sia dei bambini della sezione primavera che quelli della scuola dell’infanzia.

VALUTAZIONE E CONTINUITÀ
L’osservazione è lo strumento che le educatrici utilizzano come spunto di partenza per la conoscenza del bambino e per la progettazione delle attività educative e didattiche; è altresì lo strumento privilegiato per verificare, didattiche, le esperienze, le relazioni che si instaurano, ecc.
Mediante l’integrazione dei dati ricavati dall’osservazione si ha un occhio costante su tutto il processo educativo che permette di regolare gli interventi.
Per quanto riguarda la continuità con la scuola dell’infanzia le azioni che si mettono in atto riguardano:
 La familiarizzazione da parte dei bambini con la nuova realtà con la quale saranno chiamati a rapportarsi (dalla sezione primavera alla scuola dell’infanzia)
 Il passaggio di informazioni tra educatrici ed educatrici ed insegnanti
 Attività di raccordo tra le realtà.

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